Michelangelo è in Maremma, vicino ai luoghi dove morirà molti anni dopo. Qui però siamo lontani dal mare. Ci troviamo in campagna, in quella che oggi è una grande pianura e che all'epoca era una terra difficile, brulla e piena di paludi. In quell'ambiente si poteva praticare solo l'allevamento, portato avanti dai butteri, ovvero pastori a cavallo di buoi. Gli storici dividono tra butteri maremmani e pontini, noi per ovvie ragioni ci siamo concentrati sui primi.
Veri e propri antisegnani dei cowboy, questi allevatori dalle origini antiche ( il termine buttero deriva addirittura dal greco, boutoros, ovvero colui che pungola i buoi) hanno trascinato per anni le loro mandrie su e giù per la maremma. Montavano selle caratteristiche, indossavano un mantello detto pastrano e mangiavano l'acquacotta, ovvero una zuppa fatta con quel poco che offriva la loro terra. Si cimentavano in gare di abilità a cavallo, molto simili ai rodei americani.
Le bonifiche dell'ottocento hanno modificato la struttura del territorio, rendendo sempre più facile la vita in Maremma. Oggi i butteri sono un'attrazione turistica e rappresentano un patrimonio storico fondamentale per il territorio.
Per tutti questi motivi, ci sembrava un peccato non permettere a Michelangelo di vivere un'avventura degna del selvaggio West, per giunta a così breve distanza da Roma...
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