giovedì 21 novembre 2013

Caravaggio 52: L'immagine riflessa quarta ed ultima parte

Con questo episodio si chiude un importante ciclo narrativo, legato a doppio filo con la vera storia di Michelangelo Merisi. Abbiamo introdotto il tema della camera oscura e dell'uso degli specchi nella pittura: lo stile di Caravaggio, che usando un termine contemporaneo potremmo definire fotografico, è profondamente connesso all'utilizzo di questa particolare tecnica pittorica.  Nello stesso tempo, abbiamo conosciuto Mario Minniti, probabilmente l'amico più fedele di Michelangelo, e il suo capobottega Lorenzo Carli. Secondo alcuni storici quest'ultimo fu il primo maestro di Merisi a Roma, secondo Robb, a cui ci siamo ispirati, Merisi ci collaborò solo dopo aver abbandonato la bottega dei Cesari, in seguito ad una misteriosa malattia, o una ferita inferta da uno zoccolo di un cavallo. Anche qui, abbiamo optato per la ferita, legandola ad una ricerca ai limiti del consentito, che avrebbe procurato più di un problema al Cesari, profondamente legato alla corte Vaticana.
Come ormai avrete capito, di certezze storiche sulla vita di Michelangelo ce ne sono poche. La verità è solo un'immagine riflessa nelle leggenda del Caravaggio...


giovedì 14 novembre 2013

Caravaggio 51 L'immagine riflessa terza parte

Michelangelo è alla ricerca del segreto delle immagini riflesse, ovvero di quella tecnica pittorica nota come camera obscura, con cui sicuramente venne a contatto nel corso della sua vita. Le opere del Merisi infatti, presentano pochissimi segni preparatori, in molti casi del tutto assenti. E' evidente che si sia aiutato proiettando le immagini sulla tela, dipingendoci direttamente sopra.
In questo episodio introduciamo un altro episodio contestato della vita di Michelangelo, di cui però riferiremo nel dettaglio nell'introduzione del prossimo numero, per evitare fastidiose anticipazioni.
Per il momento, concentriamo la nostra attenzione sul mistero dell'immagine riflessa...

venerdì 8 novembre 2013

Caravaggio 50: L'immagine riflessa seconda parte

Continua la storia iniziata nel numero precedente. In questo episodio torna l'alchimista Cornelio, un personaggio che abbiamo già visto nel numero 40, Il volto del Diavolo. Il tema della magia, che abbiamo usato spesso, ci serve per sottolineare ancora una volta un aspetto fondamentale dell'epoca in cui ha vissuto Caravaggio. Fino a metà XVII secolo, infatti, non era chiaro il confine tra scienza e magia, e per questo era più che normale credere all'esistenza di ciò che oggi ci sembra solo pura superstizione. Il libro citato nel testo, il De Camera Obscura Misterii è uno pseudolibro, ovvero un testo che nella realtà non esiste, esattamente come il Necronomicon di Lovecraft o Le Nove Porte di Perez-Reverte. Come abbiamo già scritto nel post precedente, molti pittori e studiosi si erano realmente occupati dell'argomento, addirittura il grande Leonardo da Vinci ne ha scritto a riguardo.
Uno stimolo in più per Michelangelo, sempre più deciso a scoprire il segreto dell'immagine riflessa...


lunedì 4 novembre 2013

Caravaggio 49: L'immagine riflessa

In questo episodio introduciamo un tema fondamentale della storia dell'arte: la camera obscura. Da sempre alla ricerca di un modo per imprimere le immagini su tela, gli artisti del rinascimento erano riusciti a costruire una complessa di camera oscura in grado di proiettare un'immagine capovolta su di un muro. Si trattava di una scatola nera con un foro all'ingresso, che lasciava entrare la luce, riflessa da uno specchio su di un lato interno della scatola. E' certo che Michelangelo era a conoscenza di questo trucco e perciò abbiamo voluto immaginare come ne sia venuto a contatto. La parte esoterica della storia è pura invenzione, anche se Giovanni Battista Della Porta, un filosofo contemporaneo di Merisi scrisse a proposito della camera obscura ed i suoi libri vennero messi al bando dall'inquisizione...
Per quanto riguardo la vera vita di Michelangelo, in questo numero introduciamo Mario Minniti, che sarà uno degli amici più stretti di Caravaggio: alcuni ritengono che i due fossero amanti, di certo rimasero a contatto per molti anni, Minniti fu anche ritratto da Michelangelo ( per sapere in quali dipinti, basta continuare a leggere il nostro fumetto). Il personaggio di Lorenzo Carli, il maestro siciliano di Minniti, è al centro di una controversia storica. Secondo alcuni fu il primo pittore presso cui Michelangelo lavorò a Roma, secondo Peter Robb, lo storico dell'arte a cui ci siamo più ispirati per questa serie, Merisi lavorò per lui solo dopo aver conosciuto Minniti.
Per il momento però è meglio lasciar perdere i dettagli storici e concentrarsi sulla camera obscura, alla ricerca del segreto dell'immagine riflessa...


giovedì 24 ottobre 2013

Caravaggio 48: Lo sguardo del Mosé

La scultura del Mosè è il capolavoro di un altro Michelangelo, Buonarroti. L'opera fu iniziata nel 1515,  ma terminata solo nel 1542, quando lo scultore operò diverse modifiche al lavoro originale. La più importante riguarda la testa: con un vero e proprio virtuosismo d'autore, Buonarroti riuscì a riscolpirla girandola verso destra. Qual è la ragione di questo complicato restauro? Secondo alcuni, si tratta quasi di un segno di rispetto nei confronti delle tavole della legge. In realtà, considerando anche il fervore di rinnovamento religioso di quegli anni, al quale aderì anche lo stesso Buonarroti, il profeta si gira, disgustato dalla vanagloriosa ricchezza della chiesa, alla ricerca del vero spirito divino. 
Quale che sia la verità, ci sembrava interessante citare un capolavoro artistico che non fosse realizzato dal nostro Merisi. Inoltre, per quanto riguarda Bernardino Cesari, fu veramente coinvolto in una strana storia con la giustizia. Al momento dell'ingresso di Michelangelo nella bottega, il minore dei fratelli Cesari era appena rientrato a Roma dopo un breve periodo da latitante. Molto probabilmente fu Giuseppe che riuscì a far decadere le accuse su Bernardino, chiedendo aiuto a qualcuno dei suoi contatti al Vaticano.
Un esempio perfetto per sottolineare come funzionavano le cose a Roma in quegli anni, e quanto fosse carico di significato lo sguardo del Mosè...


giovedì 17 ottobre 2013

Caravaggio 47: Arrivi e partenze

La vita del giovane Michelangelo sta per cambiare. Da un lato il rapporto con Cesari si fa sempre più difficile, dall'altro comincia a conoscere gli amici che lo accompagneranno nei i suoi anni romani. In questo numero è il turno di Onorio Longhi, architetto, poeta e testa calda, esattamente come Merisi.
Onorio avrà i suoi stessi problemi con la giustizia e il loro rapporto rimarrà saldo anche negli anni in cui Longhi sarà nelle Fiandre, a combattere per la Francia contro la Spagna.
Per cercare di sottolineare ancora di più questo periodo di cambiamento abbiamo deciso di sacrificare l'Oste Tarquinio, che lascia la serie per far spazio a nuovi personaggi.
E' un periodo di transizione, e come tutti i momenti di passaggio è ricco di arrivi e partenze...




venerdì 11 ottobre 2013

Caravaggio 46: Effetti speciali


Prospero Orsi, detto Prosperino delle grottesche, era un pittore specializzato in mostri, chimere e maschere ornamentali. Un genere molto in voga prima della controriforma; durante gli anni d'oro dell'inquisizione un certo cardinal Paleotti l'aveva severamente condannata considerandola una minaccia per la vera fede. 
Orsi, che all'epoca viveva ancora con sua madre, era dunque una specie di outsider del mondo della pittura e secondo Baglione, era stato un grande amico di Cesari prima di diventare uno dei compagni di baldoria di Michelangelo. Prospero rimarrà accanto a Merisi fino ai suoi ultimi giorni a Roma. Per questo, quando nasce un'amicizia importante, è necessario festeggiarla con alcuni effetti speciali...