Continua la storia iniziata nel numero precedente. In questo episodio torna l'alchimista Cornelio, un personaggio che abbiamo già visto nel numero 40, Il volto del Diavolo. Il tema della magia, che abbiamo usato spesso, ci serve per sottolineare ancora una volta un aspetto fondamentale dell'epoca in cui ha vissuto Caravaggio. Fino a metà XVII secolo, infatti, non era chiaro il confine tra scienza e magia, e per questo era più che normale credere all'esistenza di ciò che oggi ci sembra solo pura superstizione. Il libro citato nel testo, il De Camera Obscura Misterii è uno pseudolibro, ovvero un testo che nella realtà non esiste, esattamente come il Necronomicon di Lovecraft o Le Nove Porte di Perez-Reverte. Come abbiamo già scritto nel post precedente, molti pittori e studiosi si erano realmente occupati dell'argomento, addirittura il grande Leonardo da Vinci ne ha scritto a riguardo.
Uno stimolo in più per Michelangelo, sempre più deciso a scoprire il segreto dell'immagine riflessa...
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