Sul contesto storico dell'episodio abbiamo già scritto nel post precedente. Michelangelo visse nella Roma della controriforma, all'apice dei processi dell'inquisizione, per cui siamo stati quasi costretti a soffermarci sull'argomento. Per quanto riguarda le soluzioni narrative, abbiamo volutamente mischiato le carte in tavola. Per chi scrive non esiste niente di più scivoloso della verità e questa è la nostra interpretazione sull'argomento. Ma come sempre il parere più importante è il vostro... Buona lettura!
giovedì 25 luglio 2013
mercoledì 10 luglio 2013
Caravaggio 35: Le verità nascoste
Al di là di quello che si crede, l'inquisizione non è un fenomeno medievale. E' infatti nel XVI secolo che i processi per stregoneria raggiunsero il loro apice. E non è neanche vero che lo scopo ultimo degli inquisitori fosse quello di condannare sempre al rogo l'imputato di turno: nel sud della Germania, dove il fenomeno toccò l'apice, gli inviati del Papa salvarono dal linciaggio popolare più di una persona. Si tratta comunque di una delle pagine nere della Chiesa: dalle autodafè spagnole alla morte di Giordano Bruno, molto sangue fu versato in quegli anni. La questione è dunque complessa, da inquadrare in un'Europa divisa tra le nuove chiese protestanti e il rigore religioso generato dalla controriforma cattolica. Per questo, abbiamo voluto creare un episodio grigio, in cui niente è quello che sembra. Nel prossimo episodio, scopriremo qualcosa di più su questa strana storia: chi sta dicendo la verità a Michelangelo?
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