giovedì 26 settembre 2013

Caravaggio 44: Lezioni di scherma

Michelangelo Merisi è stato certamente un ottimo spadaccino. Questa sua abilità era forse legata al suo talento artistico: alcuni studiosi ritengono che la tecnica pittorica di Michelangelo lo possa aver aiutato nello sviluppo dei muscoli del braccio, necessari per muovere al meglio la spada.
Merisi era uno schermidore da osteria, poco avvezzo allo stile e molto legato all'efficacia del colpo: in questo numero ci siano divertiti a sottolineare questa sua caratteristica.
Nel XVI secolo si poteva accettare di morire, ma non di perdere il proprio onore. I duelli erano largamente diffusi e proibiti da quasi tutti i sovrani d'Europa. Noi abbiamo ambientato il nostro nei fori, all'epoca completamente abbandonati e rifugio di numerose attività illegali... Il posto ideale dove prendere lezioni di scherma....


giovedì 19 settembre 2013

Caravaggio 43: Natura Morta

Caravaggio è considerato uno dei massimi maestri della Natura Morta. Il suo canestra con frutta è  uno dei simboli di questo genere artistico. In questo particolare aspetto della sua carriera fu sicuramente aiutato dal suo apprendistato presso Giuseppe Cesari. Nella sua bottega, infatti, ogni pittore aveva un compito specifico: a Michelangelo erano toccati proprio i fiori e i frutti, ornamento molto alla moda nei quadri dell'epoca.
Questo però non è l'unico riferimento storico di questo episodio. Abbiamo voluto mostrare anche l'Ortaccio, il quartiere dove Clemente VIII aveva confinato le prostitute. Ovviamente, si trattava più di una chiusura di facciata: in quegli anni le cortigiane erano introdotte in tutti gli ambienti della città Eterna. In ogni caso, è un'ambientazione storica interessante per l'episodio di questa settimana: un quartiere/ghetto abitato solo da derelitti, criminali e prostitute è il posto perfetto dove realizzare una natura morta...




giovedì 12 settembre 2013

Caravaggio 42: Un'ambizione esagerata

Il nostro è un fumetto solamente ispirato alla vita di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Come abbiamo già scritto più volte, non si tratta di una biografia, ma del tentativo di rifarsi ai grandi maestri della letteratura popolare. Tuttavia, nell'elastico tra fantasia e realtà a volte capitano episodi più legati di altri alla vera storia di Merisi. Michelangelo lavorò veramente presso la bottega di Giuseppe Cesari, che all'epoca rappresentava una delle migliori possibilità per un giovane pittore come lui. Cesari era uno dei pittori più stimati di Roma ed aveva continue commesse dalle personalità più importanti della città. Nella sua bottega, come era uso nel XVI secolo, si lavorava con una mentalità quasi da catena di montaggio: ogni apprendista aveva il compito di definire un dettaglio specifico e poi il titolare completava l'opera.
Un lavoro duro, ma necessario per imparare il mestiere. Inoltre, presso le botteghe più importanti si poteva entrare in contatto con i committenti più ricchi, passo obbligato per un futuro sviluppo di carriera.
Michelangelo non poteva certo lasciarsi sfuggire un'opportunità del genere, senza preoccuparsi troppo di abbandonare il suo amico Antiveduto: d'altronde, Merisi è sempre stato caratterizzato da un'ambizione esagerata...


giovedì 5 settembre 2013

Caravaggio 41: Due in uno

Un episodio dedicato alla duplice natura di Michelangelo: da un lato il genio, dall'altro il caos.
Questi due estremi rappresentano una costante fondamentale per capire tutta la vita di Caravaggio, la sua consacrazione e la sua conseguente dannazione. Pochi artisti sono stati così grande sia nei pregi che nei difetti.
Per rendere al meglio questa metafora, abbiamo scelto di utilizzare i Dioscuri, Castore e Polluce.
Nati dalla tradizione mitologica greca, erano molto considerati presso i romani: si riteneva che una loro apparizione abbia predetto la vittoria romana durante la battaglia del Lago Regillo, intorno al 496 a.C.
Nulla di meglio di una coppia di gemelli per rappresentare la complessa personalità di Michelangelo, così complessa da risultare come quella di due in uno...