Caravaggio è a Brescia. Siamo nel 1592 e la Leonessa d'Italia è sotto la dominazione veneziana. La città è sede del cosiddetto rinascimento bresciano e ospita affreschi di autori come Vincenzo Foppa, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Giovanni Girolamo Savoldo, Alessandro Bonvicino detto il Moretto e Girolamo di romano detto il Romanino. E' praticamente certo che Michelangelo studiò dal vivo queste opere, rimanendone profondamente influenzato. All'epoca l'esperienza diretta dell'opera d'arte era qualcosa di diverso da quello che è oggi. L'arte pittorica era percepita con lo stupore e l'attenzione con cui oggi si potrebbe fruire degli effetti speciali di un film. Per il resto, aver trasformato Caravaggio in un profiler utile per arrestare un pericoloso criminale è chiaramente un gioco narrativo. E' però probabile che per qualche tempo Michelangelo si guadagnò da vivere realizzando ritratti, per cui non si tratta di una completa forzatura.
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